venerdì 25 giugno 2010

“L’uomo non è in verità uno ma duplice.”

Poca voglia di scrivere ma tanta di leggere. Mi perdonerete quindi se quello che leggerete in questo post non è farina del mio sacco ma si tratta invece di un passo del libro Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr. Hyde di Stevenson.

“Avvenne così che la direzione dei miei studi scientifici, orientati completamente verso il mistico e il trascendentale, mutò e proiettò una vivida luce sulla consapevolezza della lotta perenne che si svolgeva tra le mie membra. Giorno per giorno, con tutti e due lati della mia intelligenza, quello morale e quello intellettuale, mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l’uomo non è in verità uno ma duplice. Dico duplice perché il mio attuale stato di conoscenza non oltrepassa questo limite. […] È stato dal punto di vista morale, e sulla mia stessa persona, che ho imparato a riconoscere il totale, primordiale dualismo dell’uomo; ho visto che due nature lottavano nella mia coscienza e che a ragione potevo dire di essere l’una o l’altra: ma questo si doveva al fatto che ero radicalmente tutt’e due; e da moltissimo tempo, assai prima che il corso delle mie scoperte scientifiche avesse cominciato a suggerirmi la più remota possibilità di un tale miracolo, avevo imparato ad accarezzare, come un meraviglioso sogno ad occhi aperti, l’idea di separare questi elementi. Se ciascuno di essi, mi dicevo, potesse essere chiuso in entità separate, la vita sarebbe priva di tutto ciò che è insopportabile; il malvagio se ne andrebbe per la sua strada, liberato dalle aspirazioni e dal rimorso nascenti dal confronto col suo gemello buono; e il giusto percorrerebbe tranquillo e sicuro il suo nobile sentiero, compiendo il bene che è suo piacere e non più esposto al disonore e al castigo per i soprassalti di esterne forze diaboliche. Era la maledizione dell’umanità che quegli elementi contrastanti  fossero così legati insieme; che nell’agonizzante matrice della coscienza questi due gemelli nemici dovessero essere perpetuamente in guerra. Come era dunque possibile separarli?”

Foto | Flickr

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