giovedì 29 luglio 2010

Epitaffio

Ascoltando una canzone -di un gruppo che, mia grossa mancanza, conosco solo da un giorno- mi è tornata in mente una storia di Guy De Maupassant. La canzone è It’s Paradise, cantata dagli Zen Circus (qui il loro MySpace).

Anni orsono (probabilmente 1 o al massimo 2) la mia amica mi passò un CD con registrate delle storie dell’orrore, sul genere di Edgar Allan Poe e Arthur Conan Doyle per intenderci, raccontate da Giancarlo Giannini. La morta, così si chiamava la storia. Non ci pensavo più da secoli poi ho sentito questa canzone ed è riaffiorato tutto alla mente. Non vi racconto la storia perché sicuramente la rovinerei: ve la lascio narrare dalla voce di Giancarlo Giannini (cliccate qui).

Sul disco si legge Racconti veri scritto in maiuscolo. In realtà è scritto Racconti neri ma non si vede la gambetta della N. La prima volta non sapevo di questo errore: immaginate il mio sgomento quando ho ascoltato le storie narrate all’interno…

mercoledì 28 luglio 2010

Misteri della rete

Mi informano dalla regia che c’è chi è arrivato a istantanee da un blog di diete. Spagnolo. Non vedo proprio come. Vi giuro che ho cercato per l’intero sito un accenno al mio blog: niente.

Internet mi stupisce (e mi inquieta) sempre di più…

lunedì 26 luglio 2010

Perché no?

Stavo inserendo un blog tra i miei feed. Il blog è Perché no? di Stefano Andreoli (mai sentito parlare della satira di Spinoza? Ecco, c’è lui dietro). Esce un messaggio: “Non è un feed RSS valido”

Perché no?

Alla fine ci sono riuscita.

Er barcarolo va….

Sarà che ho dormito poco, sarà che sono strana e basta ma guardando questa foto non vi immaginate la tipica scena da titoli di coda di qualche vecchio film? Quel genere di scene dove l’immagine si allontana piano piano mentre passano i nomi degli attori? Un po’ alla The Italian Job, quello del ‘69… (cliccando sul titolo vedete appunto la scena finale, se non volete rovinarvi la sorpresa siete avvisati: è il finale!)

barca - mare

La foto è stata scattata da mio padre da me, visto che brava? (Sì, la sto spacciando per mia… scusa, pa’!)

giovedì 22 luglio 2010

M E D U S A

medusa

Perché gli attacchi d’arte vengono anche quando sei in macchina e ti annoi.

mercoledì 21 luglio 2010

Dalla mia camera

Questa sera si sta svolgendo un concerto di musica lirica nel parchetto sotto casa. E io me lo ascolto dalla mia finestra. Quasi quasi batto le mani.

Ohmm... sono calma…

Quando un artista suona la versione strumentale di tre famose canzoni (Imagine, Ruby Tuesday e Moon Shadow) dicendo poi “i più vecchiotti tra di voi le avranno riconosciute, erano: ecc ecc…” io, avendo riconosciuto le canzoni, dovrei:
a) sentirmi orgogliosa;
b) cambiargli i connotati a forza di mazzate sul muso (a chi hai dato della vecchia??!);
c) restare indifferente.

Se non fossi contraria alla violenza sceglierei la b: mi sono limitata agli insulti mentali e allo sguardo truce.

Forse sarebbe meglio se vi spiegassi che non è che io abbia schizzi di follia con annessa violenza ma che semplicemente sono stufa di essere definita vecchia per via della musica che ascolto.

venerdì 16 luglio 2010

“Don’t dream it, be it!”

Cinema. Vi piace il cinema? L’ultima chicca da cinefili che ho scovato e visto è The Rocky Horror Picture Show. È un film strano (cosa positiva ai miei occhi), è un musical e io l’ho visto in lingua originale sottotitolato in italiano. È trash, è vecchio e –cosa molto curiosa per me- mi ha permesso di vedere attori che conosco in panni completamente diversi dal solito: Susan Sarandon è una giovane fidanzatina “pudica” con una voce da usignolo e Tim Curry è… be’… a sweet transvestite che canta e balla stretto in un abito dal gusto vagamente sadomaso. L’ho rivisto già tre volte e non riesco ancora a stancarmene. Ha quella giusta dose di follia che mi ha fatto davvero innamorare di questa assurda pellicola.

Questa è forse una delle parti che più mi fa morire di questo delirante spettacolo, non l’ho trovato con i sottotitoli ma nella descrizione su Youtube c’è il testo in inglese. Ho scelto questo ma è davvero difficile decidere… Se il video non si dovesse vedere sul blog potete cliccare qui e godervelo su Youtube.

domenica 11 luglio 2010

Rapunzel

Mi accorgo, pensandoci, di essere pigra anche nello scegliere le principesse delle fiabe che preferisco. Le mie preferite sono infatti Aurora e Raperonzolo. Vi ricorderete forse che la prima si punge con l’ago di un arcolaio e cade addormentata fin quando il principe Filippo non la sveglia con il suo bacio mentre la seconda passa le sue giornate chiusa in una torre, con i gomiti poggiati sul davanzale a guardare il panorama e aspettando che il suo principe la venga a salvare. Perché vi parlo di fiabe e principesse? Perché stavo riguardando le foto che ho scattato a Milano nel marzo scorso e quando ho visto questo scatto ho immaginato chiaramente che la finestra sulla destra incorniciasse una donzella dai lunghissimi capelli biondi e dallo sguardo sognante e vagamente annoiato.

finestra - milano

venerdì 9 luglio 2010

To kill a mockingbird

il buio oltre la siepe

Ho finito di leggere l’ennesimo libro. Mi venne regalato, se non sbaglio, in seconda media dalla mia insegnante di italiano dopo un lungo periodo d’assenza dovuto ad un intervento che ho subito. Inizialmente lo scartai perché non mi prendeva e nonostante l’avessi cominciato a leggere lo abbandonai poco dopo promettendomi però che un giorno l’avrei terminato. Ebbene, ora, dopo aver fatto passare alcuni anni, l’ho finalmente letto e me ne sono innamorata. Si tratta de Il buio oltre la siepe, scritto da Harper Lee e che le è valso un premio Pulitzer. Non è un amichevole consiglio, è un ordine: leggetelo. Vi riporto un brano di questo romanzo:

“Non mi ero mai messa di proposito ad imparare a leggere, ma mi ero accorta in un certo senso pasciuta del fango  dei giornali quotidiani. Nelle lunghe ore passate in chiesa… è stato forse allora che ho imparato a leggere? Nel mio ricordo non esisteva un’epoca in cui non fossi capace di leggere gli inni. Ora che ero costretta a pensarci, mi pareva che la lettura fosse una cosa venutami naturalmente, come l’abbottonarmi la tuta da ginnastica senza guardare, o fare il doppio nodo delle scarpe, districando due lacci aggrovigliati. Non ricordavo più il momento in cui le righe che il dito di Atticus indicava, muovendosi sulla pagina, si erano separate in tante parole, mi ricordavo di aver fissato quelle righe ogni sera della mia vita, ascoltando le notizie di cronaca, il pastone parlamentare, i diari di Lorenzo Dow, tutto quel che leggeva Atticus, la sera, quando mi arrampicavo sulle sue ginocchia. Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?”

mercoledì 7 luglio 2010

Shine On You Crazy Diamond.

Il 7 luglio 2006 moriva Syd Barrett, leader e co-fondatore dei Pink Floyd. Avevo già brevemente parlato di lui in questo altro post. Vorrei ricordare questo grande artista postando qui sul blog una canzone tratta dal primo disco del gruppo, The Piper at the Gates of Dawn: Lucifer Sam. Syd incise anche due album da solista ma ho scelto una canzone suonata dal gruppo anche se sotto la sua direzione per diversi motivi: innanzitutto perché questa canzone mi piace, perché è del periodo in cui la band era unita e Syd era ancora sano di mente e, per finire, perché parla di un gatto, animale per cui ho un debole.

Nel caso il video non si dovesse vedere sul blog, questo è il link per vederlo su YouTube.

Per i fan dei Pink Floyd consiglio di ascoltare il podcast sulla loro storia e quella di Diamante Pazzo su questo blog.

sabato 3 luglio 2010

Lasssssiami ssstare, ssstupida umana!

Sabato scorso sono andata in centro in bici facendo un giro infinito visto che le strade erano bloccate. Stremata mi sono quindi fermata in un parchetto con la mia amica e tornando a piedi portando la bici a mano ho visto un bastone muoversi. Ora, io non mi faccio di droga né la stanchezza era tanta da farmi avere la allucinazioni quindi mi sono avvicinata e ad un più attento esame il bastone si è rivelato essere in realtà una piccola biscia. Ho tirato fuori allora la mia macchina fotografica e ci siamo cimentate nel ritrarre il serpentello. Ne è venuta fuori una lunga serie di foto, vi propongo quelle, secondo me, più belle o più curiose.

biscia
biscia 
biscia

biscia
 
biscia

venerdì 2 luglio 2010

Macro

Chiedo scusa per l’assenza dal blog in questo ultimo periodo.

Per farmi perdonare vi pubblico alcune foto che ho scattato ultimamente. Ho trovato in casa una fotocamera che nessuno usava per vari motivi (è un po’ ingombrante e lo schermo è piccolino) e ho deciso di portarmela in giro e usarla visto che la reflex è ancora meno pratica.

Da quando ho questa macchinetta sto provando a fare macro e primi piani, cosa che con la mia reflex non potevo fare. Eccovi qui i miei scatti nella loro semplicità.

fico - foglia

fiore - scala

fiore - cemento

fiore - bianco
fiore - arancione
spiga - verde