martedì 1 giugno 2010

Pregiudizi

Mi è stato chiesto di fare una riflessione sul tema dei pregiudizi, con la mia consueta acutezza. Non so se sarò acuta, non pensavo nemmeno di esserlo particolarmente, ma proviamoci, va’!

Pregiudizio. Pre-giudizio. Un giudizio formulato prima di sapere, di conoscere. È sbagliato ma spesso l’uomo ne ha diversi, di pregiudizi. Io cerco di evitare di averne o almeno tento di non esserne influenzata in modo da permettermi di avere un giudizio. In parole un attimo più comprensibili: se vedo una persona mi viene da trarre una conclusione su quello che vedo, basandomi magari su uno stereotipo. Dopodiché ci parlo, tento di conoscerla e solo allora vedrò se quello che avevo pensato (il pregiudizio) era esatto o meno, senza però farmi influenzare da esso. Non so se ora è più chiaro quello che intendo o ho confuso ancora di più…

Ho parlato di stereotipi qualche riga più su. È una specie di pregiudizio nel quale cado anche io. Faccio un piccolo esempio. Provate a creare un’immagine nella vostra mente relativa ad un genere di persona che non conoscete (un figlio dei fiori, un metallaro, un motociclista…). Ce l’avete? La vedete? Presumendo di sì, andiamo avanti: magari avete riempito questa immagine di simboli che voi associate a quel tipo di persona ma voi non sapete se è esattamente così, ne siete convinti perché ve li hanno disegnati così. Se invece non vi capita siete più fortunati di me perché riuscite a scindere l’immagine di una cosa da ciò che è realmente.

Chiarito che cerco sempre di non avere pregiudizi vi dico che sono una che ha paura di spendere, di pentirsi dopo della sua scelta. È per questo che quando mi parlano di un libro (è il caso di Testimone inconsapevole) tendo ad essere scettica anche se mi viene caldamente consigliato: è che sono “tirchia”. Quindi se mi regalate o prestate libri, sappiate che sono ben accetti, saranno liberi da pregiudizi da parte mia nella maniera più assoluta!  Il problema si pone quando c’è da spendere, o meglio da far spendere, visto che ancora non ho uno stipendio mio.

3 commenti:

  1. Ciao Lola, sono Alberto. Mi ha fatto molto piacere sapere che non hai pre-giudizi. Mi dispiace leggere che sei "tirchia"; essere tirchi impedisce di essere generosi, che è una cosa meravigliosa! Non voglio certo "pilotare" le tue riflessioni, ma un pensierino sulla tirchieria e sulla generosità lo devi assolutamente fare, quando e come vuoi! un abrraccio.

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  2. Ciao Alberto! Era un tirchia tra virglotette! È per rispetto dei soldi lavorati da altri perché quando ne ho e sono miei li spendo ben volentieri! Se però si tratta di comprare con soldi altrui qualcosa di cui non sono sicura vengo assalita dai dubbi e lascio perdere.

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  3. Ciao Lola, sono Alberto. Dovevo immaginarlo! solo che quando si scrive non si riescono a rendere i sorrisetti e le battute e che legge fraintende. Comunque sono sollevato! ciao ciao

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