lunedì 3 maggio 2010

Sindrome di Peter Pan

Sarà la primavera. Sarà che da piccola ero drogata di cartoni animati. Sarà l’alcol dei pennarelli che sto usando. Sarà chissà cosa ma in questo periodo mi immagino protagonista di episodi “favolosi”. Mi immagino esplorare un labirinto fatto di alte siepi, un labirinto inondato di luce, odoroso di estate, un labirinto di cui non ho paura, che è solo un gioco, dove devo contare sul mio istinto per uscirne, o meglio per raggiungere il centro dove si nasconde una meravigliosa fontana colma di pesci rossi e grosse ninfee, rane e rospi che gracidano tranquilli e muschio sulle pareti. Tutto intorno basse panchine in pietra che ti invogliano a stendertici. Se faccio una giravolta su me stessa si mischiano come in un dipinto impressionista il verde delle siepi e dell’erba, l’azzurro intenso del cielo e il grigio della pietra con alcune macchie rosse e rosa: i pesci nella vasca e i fiori di cui è pieno questo spiazzo.

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Il bello di questa mia età è che posso essere matura e responsabile quando serve per poi tornare bambina ed immaginarmi queste cose senza difficoltà e soprattutto senza pensare di consultare un analista. Dicono che l’adolescenza sia un periodo difficile, che non ci si capisce ecc…. Sarà vero ma… Voi adulti vi capite? Avete ogni cosa sotto controllo? Io non credo. Penso che l’adolescenza sia semplicemente quel periodo in cui un po’ alla volta i problemi e le responsabilità vengono poggiati sulle nostre spalle e che noi, novelli Atlante, dobbiamo reggere fino al momento in cui potremo riposare e passare il fardello alle nuove generazioni. Quando saremo abituati a questa novità, a questo peso, saremo riconosciuti come adulti. In questo periodo della vita sono come un’adulta solo che posso ancora fingermi una bambina, posso ancora sognare ad occhi aperti, abbracciare un pelouche la notte, piangere se sono triste, fare le facce buffe per far divertire i miei amici. Spero di riuscire a farlo anche in futuro. Devo proteggere la bimba che è in me, penso che se perdessi questo lato di me non mi riconoscerei più. Un giorno sarò un’adulta ma cercherò di conservare il lato Peter Pan del mio carattere. Spero solo di ricordarmelo.

2 commenti:

  1. Ciao Lola, sono Alberto.
    La prima parte è poesia pura, alla Amado!
    La seconda parte è saggezza pura, quasi socratica!
    Sarai una splendida Atlante con un'anima indelebilmente da Peter Pan !
    Tifo per te, tutta la vita !

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  2. Ogni volta che mi lasci un commento mi metti quasi in difficoltà per trovare le parole adeguate da scriverti in risposta! Davvero, sono emozionata per quello che mi scrivi e, che dirti? Spero di meritarmi il tuo "tifo".
    Un bacione

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